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Il Center for Common Memory for Democracy and Peace, un'associazione nazionale che si batte per i valori umani universali e difende i diritti umani, incluso il diritto a «una vita dignitosa fino alla fine», non può rimanere insensibile all'attuale dibattito sull'ambiente e alla ricerca da parte della comunità internazionale di soluzioni pratiche per frenarne il preoccupante deterioramento.
Sebbene il diritto alla vita sia una conquista irreversibile, l'emergere della quarta generazione di diritti associa il benessere umano a «una vita sana in un ambiente sano». Quindi qualsiasi degrado dell'ambiente significa un degrado della qualità della vita.
Il tema «La memoria del cielo e della terra», scelto come tema unificante della tredicesima edizione del Festival internazionale del cinema e della memoria condivisa, che si terrà a Nador dal 25 al 30 maggio 2024, alla vigilia della Giornata mondiale dell'ambiente (celebrata ogni anno il 5 giugno), fa parte degli sforzi per sensibilizzare, attraverso l'arte in generale e il cinema in particolare, su un flagello devastante che minaccia l'umanità.
Il comitato organizzatore del festival chiede quindi:
1- Film documentari che affrontano questioni come:
- Le devastazioni del riscaldamento globale
- La distruzione della biodiversità e degli ecosistemi
- L'esaurimento delle risorse naturali
- Le conseguenze della deforestazione
- Inquinamento dell'acqua e dell'aria
- Disastri causati da attività industriali
- Gli effetti dannosi dell'eccessiva industrializzazione
- Sfruttamento eccessivo delle risorse naturali
2- Cortometraggi e lungometraggi che, senza essere soggetti al tema unificante dell'edizione:
- Affrontare la memoria o i diritti umani;
- Affrontare le cause umane utilizzando nuovi approcci;
- Proponi nuovi temi con una visione moderna.